'Secondo la mia fervida aspettativa e speranza, che in nulla sarò svergognato, ma che con tutta l'audacia, come sempre, così ora anche Cristo sarà magnificato nel mio corpo, sia per la vita, sia per la morte.'

Mentre affrontava il suo futuro, non un'ombra di dubbio ora attraversava la sua mente. Era arrivato a una posizione in cui era totalmente fiducioso che nulla di quello che gli fosse successo sarebbe stato per la sua vergogna (agli occhi di Dio) o per la vergogna del suo messaggio, mentre affrontava la sua prova, sia che fosse la sua liberazione per combattere dopo aver dato una buona confessione, o la sua esecuzione (vergognosa agli occhi degli uomini) che risulterebbe nella sua trionfante rivendicazione davanti al trono di Dio.

In ogni caso, la sua preoccupazione era che Cristo fosse magnificato attraverso il suo debole corpo terreno. Come aveva detto altrove, «abbiamo questo tesoro in vasi di creta, affinché l'immensa grandezza della potenza sia da Dio, e non da noi stessi» ( 2 Corinzi 4:7 ).

'Come sempre, così adesso...' Che testimonianza squillante aveva Paolo. Ripensando al passato, poteva affermare con sicurezza di non aver deluso Cristo, ma di aver "sempre" proclamato coraggiosamente il Suo Nome. Ecco perché era così fiducioso che 'ora' non avrebbe deluso Cristo all'ultimo ostacolo.

L'idea di essere 'vergognati' è un'idea scritturale che si trova costantemente in tutti i Salmi e in Isaia e Geremia, dove è anche costantemente messa in parallelo con l'idea di rivendicazione (ad es. Salmi 34:3 ; Salmi 35:26 ; ecc.).

Non essere svergognato doveva essere vendicato. Confronta anche il riferimento di Giovanni a coloro che, al contrario, si sarebbero 'vergognati davanti a lui alla sua venuta' ( 1 Giovanni 2:28 ), e le parole stesse di Gesù, 'chiunque si vergognerà di me e delle mie parole ---, di lui anche il Figlio dell'uomo si vergognerà quando verrà nella gloria del Padre con i santi angeli' ( Marco 8:38 ; Luca 9:26 ).

Paolo sapeva che non sarebbe stato confuso in questo modo perché lui stesso non si vergognava di confessare Cristo, qualunque fossero le conseguenze, con il risultato che sapeva che Gesù Cristo lo avrebbe apertamente 'confessato davanti al Padre'.

La parola per 'fervida aspettativa' indica un sincero protendersi in avanti per vedere cosa ci aspettava (cfr. Filippesi 3:13 ), e soprattutto era accompagnata da 'speranza' (aspettativa certezza). Non aveva dubbi sul fatto che il suo futuro fosse nelle mani di Dio. Ed era questo che gli dava la certezza che, sia che avesse affrontato la vita o la morte, avrebbe portato a una confessione audace che avrebbe magnificato Cristo. Poiché, mentre guardava avanti, l'unica cosa che gli importava di più era che Cristo sarebbe stato magnificato.

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