Nel frattempo invia la sua lettera con Epafrodito ai loro concittadini che sono stati prossimi alla morte "per l'opera di Cristo" ( Filippesi 2:25 ).

Epafrodito è raffigurato come avente la mente di Cristo Gesù in quanto, dopo aver servito fedelmente Paolo nella sua prigionia per Gesù Cristo, ha seguito la via della croce rischiando la propria vita per l'opera di Cristo. Fu un altro esempio dei veri seguaci del Re Servo, secondo quanto descritto in Filippesi 2:6 .

Era stato inviato da Paolo con un dono dei Filippesi (cfr Filippesi 4:18 ), probabilmente con l'intenzione di rimanere con Paolo come suo aiutante, ma alla fine si era ammalato gravemente, e la notizia della sua malattia sembra essere giunta Filippi, cosa che turbò molto Epafrodito quando ne venne a conoscenza, a causa del suo amore per loro.

In effetti la sua malattia si rivelò così grave da essere quasi fatale, e sembra essere stata causata dal suo servizio per Paolo. Ma Paolo esprime la sua gratitudine perché Dio ha avuto pietà di lui affinché Epafrodito non morisse, risparmiando così Paolo da una grande angoscia. Sembra che abbia servito Paolo fedelmente. Ora, tuttavia, Paolo intendeva rimandarlo dai Filippesi e colse l'occasione per scrivere loro questa lettera, apparentemente in parte per vendicare il ritorno di Epafrodito.

Questo sembrerebbe essere stato uno dei motivi principali della lettera. Non conosciamo la natura della malattia di Epafrodito, ma sembrerebbe direttamente collegata al suo servizio per Paolo, poiché Paolo parla di lui come sofferente "per l'opera di Cristo".  Analisi.

a Ma ho ritenuto necessario mandarti Epafrodito, mio ​​fratello, collaboratore e commilitone, e tuo messaggero e ministro del mio bisogno ( Filippesi 2:25 ).

b Poiché desiderava tutti voi, ed era molto turbato, perché avevi udito che era malato ( Filippesi 2:26 ).

c Perché infatti era malato, prossimo alla morte, ma Dio ha avuto pietà di lui, e non solo di lui, ma anche di me, affinché non avessi dolore su dolore ( Filippesi 2:27 ).

b Perciò l'ho mandato più diligentemente, affinché, quando lo rivedrai, ti rallegri e io sia il meno addolorato ( Filippesi 2:28 ).

a Accoglilo dunque nel Signore con ogni gioia e tienilo in onore, perché per l'opera di Cristo è venuto vicino alla morte, rischiando la vita per supplire a ciò che mancava al tuo servizio verso di me. E quindi fratelli miei, rallegratevi nel Signore ( Filippesi 2:29 a Filippesi 3:1 a).

Si noti che in 'a' intendeva mandare Epafrodito, un compagno di lavoro e commilitone, che era stato loro messaggero e ministro per i suoi bisogni, e parallelamente li invitò a riceverlo perché aveva servito Paolo (compagno di servitore) a rischio della propria vita (commilitone) fornendo il loro disservizio nei suoi confronti. In 'b' esprime la loro preoccupazione per Epafrodito, e parallelamente li raffigura mentre si rallegrano alla sua vista. Al centro in 'c' esprime la sua gratitudine alla misericordia di Dio per aver risparmiato Epafrodito.

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