Il commento di Peter Pett alla Bibbia
Genesi 40:3,4
«E li mise in custodia nella casa del capitano delle guardie, nella prigione, luogo dove fu legato Giuseppe. E il capitano delle guardie li incaricò di Giuseppe e li servì. E sono rimasti per un po' in custodia».
Tali prigionieri importanti furono trattati con una dignità speciale e il capitano della guardia (non il guardiano della prigione) li mise sotto speciale incarico di Giuseppe. Si interessava personalmente alla cura di questi uomini importanti poiché conosceva la loro influenza e che potevano benissimo essere rilasciati ed essere nella posizione di fargli del bene o del male.
Li 'servì'. Joseph prese sul serio la sua responsabilità e si assicurò che fossero ben accuditi, spesso provvedendo lui stesso ai loro bisogni. Il fatto che questo compito gli venga affidato dal capitano di guardia può indicare che quest'ultimo aveva avuto dei ripensamenti sulla sua precedente colpevolezza. In alternativa potrebbe aver riconosciuto le qualità speciali di Giuseppe e accettato di essersi semplicemente dimenticato per un momento di se stesso riguardo a sua moglie. Dopotutto non le era successo nulla ea questo punto gli animi si erano raffreddati. Oppure potrebbe anche aver dimenticato chi fosse Giuseppe e fare affidamento sulla raccomandazione del custode della prigione.
"Nella casa del capitano della guardia." Non la sua casa privata, ma la prigione di cui aveva la responsabilità. Questo potrebbe essere stato situato vicino alla sua casa, che sarebbe stata grandiosa e in un terreno di proprietà, probabilmente più simile a un piccolo palazzo.