Il commento di Peter Pett alla Bibbia
Genesi 41:1-4
Giuseppe viene chiamato davanti al faraone e interpreta i suoi sogni - Viene nominato visir ( Genesi 41:1 )
'E avvenne alla fine di due anni interi che il Faraone sognò, ed ecco, si fermò presso il fiume Nilo, ed ecco, dal Nilo uscirono sette vacche, di bell'aspetto e dalla carne grassa, che pascolavano nel canneto erba. Ed ecco altre sette vacche salirono dopo di loro dal Nilo, magre, magre e ossute, e si fermarono presso le altre vacche sull'orlo del Nilo. E le vacche magre, magre e ossute divorarono le sette belle e grasse. Così Faraone si svegliò.'
Faraone, il grande re d'Egitto, era considerato un dio dal popolo egiziano. Per loro era Horus, figlio di Osiride, il dio del sole, e alla sua morte sarebbe davvero diventato Osiride, come il suo successore divenne Horus. Era relativamente inavvicinabile se non dai suoi alti funzionari e aveva poteri dispotici.
Non sappiamo quale Faraone fosse questo. Ci sono indicazioni che suggeriscono che deve aver regnato prima che gli Hyksos asiatici, i "governanti di terre straniere", conquistassero la parte inferiore dell'Egitto compreso il delta del Nilo (1720 aC circa), governandovi per oltre cento anni. Ci riferiremo a questi come li raggiungiamo nella narrazione. Altri, tuttavia, ritengono che il resoconto sia meglio spiegato supponendo che questo Faraone fosse uno dei sovrani Hyksos, nel qual caso i commenti di cui sopra non si applicheranno. Gli Hyksos non erano adoratori di Ra.
Il faraone sogna un sogno. Le prime sette vacche grasse escono dal Nilo e mangiano il canneto. Allora sette vacche magre e ossute escono dal Nilo e mangiano le sette vacche grasse perché non c'è erba di canne. Sette è il numero della completezza divina. Si riteneva che tali sogni facessero presagire il bene o il male e sarebbe stato alquanto disturbato e determinato a scoprire il significato del sogno. Ma prima che arrivasse il mattino sognò una seconda volta.
"Il fiume Nilo". Questo traduce ye'or che è una parola in prestito egiziano per fiume ed è quasi sempre usata, e raramente altrimenti, quando si pensa al fiume Nilo. Abbiamo così tradotto 'il Nilo'.