“Non siete voi che avete scelto me, ma io ho scelto voi, e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto, e perché il vostro frutto rimanga, affinché qualunque cosa chiedete al Padre nel mio nome, ve la dia”.

Non solo sono Suoi amici, ma Suoi amici scelti. Li ha scelti e vuole che siano consapevoli del fatto e ne siano entusiasti. Se lo amano, ora realizzeranno ciò che Egli vuole che facciano, andranno e porteranno frutto, frutto duraturo, frutto di vite sante. Questo deve includere il frutto di uomini e donne che si rivolgono a Cristo e diventano a loro volta simili a Dio, ma l'accento principale è sul vivere una vita divina e simile a Cristo.

Se più cristiani fossero simili a Dio, più non credenti risponderebbero. Nel suo stesso ministero Gesù ha saputo indicare la vita che ha vissuto, così come i segni che ha fatto e le parole che ha detto. La sua testimonianza è stata efficace grazie alla purezza di quella vita, e tutto ciò che ha fatto è scaturito da quella purezza. Infatti senza di essa il resto non sarebbe stato valido.

Il frutto della vita fedele e il frutto della conquista degli altri vanno insieme. Entrambi sono il frutto di Dio, e l'uno aiuterà a produrre l'altro. Se in qualsiasi momento si lamentano del compito, devono riconoscere che questo è ciò per cui li ha scelti e li ha chiamati a fare. Sono stati nominati, e quindi possono essere certi che tutto ciò di cui hanno bisogno nel compito che li attende sarà dato, perché sono Suoi rappresentanti. Possono quindi chiedere risorse per realizzare il Suo scopo ed essere sicuri di una risposta.

L'enfasi che Egli li ha scelti sottolinea il loro privilegio e li esorta all'umiltà. I discepoli dei rabbini erano discepoli per loro scelta. Ma questi sono suoi discepoli perché Egli stesso li ha chiamati e ha comandato loro di seguirli. Non possono congratularsi con se stessi per la loro saggezza, ma devono riconoscere umilmente la loro gratitudine, pur riconoscendo il tremendo privilegio che è loro.

'Che tutto quello che chiedi al Padre nel mio nome, te lo dia'. Il 'quello' (hina) rimanda al fatto che sono stati scelti. È perché sono i Suoi eletti, e agendo come Suoi eletti, che questa promessa può essere fatta. Non è un'offerta aperta a tutti i cristiani.

Ci viene ricordato ancora una volta che le Sue parole nel loro significato primario sono rivolte a questi uomini che Egli ha scelto e nominato. Quando abbiamo la stessa dedizione e impegno dei discepoli, possiamo applicare le parole, con una certa discriminazione, a noi stessi.

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