«Ma Tommaso, uno dei dodici, chiamato Didimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli altri discepoli dunque gli dissero: «Abbiamo visto il Signore». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato, non crederò».

Tommaso si era perso quella prima apparizione di Gesù e quando tornò indietro e gli fu detto che era comprensibilmente scettico. Essi 'continuavano a dirgli' (tempo imperfetto) come avevano visto le impronte delle unghie e la ferita al suo fianco ( Giovanni 20:20 ) e lui aveva ribattuto in modo esagerato che, a meno che non potesse provarlo effettivamente, toccandole da solo, non ci crederebbe. Le persone imbarazzanti a volte assumono posizioni imbarazzanti e più le persone cercano di persuaderle, più reagiscono.

L'incidente è tanto più evidente perché Giovanni non si è soffermato in precedenza sull'incredulità dei discepoli in risposta alla risurrezione, sebbene gli altri vangeli avessero chiarito chiaramente che alla notizia della risurrezione di Gesù si rispondeva costantemente con il dubbio e l'incredulità ( Luca 24:11 ; Luca 24:37 ; Luca 24:41 ; Marco 16:14 ), come del resto ci aspetteremmo.

Continua dopo la pubblicità
Continua dopo la pubblicità