Il commento di Peter Pett alla Bibbia
Giovanni 7:12-13
«E c'era molto mormorio tra la folla riguardo a lui. Alcuni dicevano: "È un brav'uomo". Un altro ha detto: "Non è così, ma svia la massa della gente". Tuttavia nessuno ne parlava apertamente per paura dei giudaizzanti».
Enormi folle sarebbero arrivate a Gerusalemme e nei distretti circostanti per la Festa dei Tabernacoli, che era una festa popolare. E c'era una discussione costante tra loro. È chiaro che il ministero di Gesù andava avanti da molto tempo, e anzi si stava avvicinando alla fine, ed era ormai ben conosciuto dappertutto. Non osavano discuterne pubblicamente, ma discutevano di Lui in privato e c'erano opinioni divergenti su di Lui.
Alcuni, sulla base delle Sue opere e dei Suoi insegnamenti, dichiararono che era un brav'uomo. Altri, probabilmente sulla base di quanto era stato loro detto nelle sinagoghe, dichiararono che Egli sviava il popolo. Tutti parlavano di Lui. Ma entrambe le parti hanno parlato a bassa voce. Era pericoloso farsi sentire parlare ad alta voce di Gesù.
Da ciò risulta chiaro che era stata presa dalle autorità religiose la decisione che Egli era un uomo pericoloso, e per loro inaccettabile. La loro posizione concordata era che doveva essere messo da parte. E per unirsi a Lui, o anche per approvarlo, rischiava il castigo della sinagoga. Era un uomo segnato.