Il commento di Peter Pett alla Bibbia
Luca 13:5
"Vi dico di no. Ma, a meno che non vi pentiate, perirete tutti allo stesso modo".
E la Sua risposta è che non è diverso. Lo stesso principio vale sia per un galileo che per un abitante di Gerusalemme. Le morti improvvise non devono essere viste come necessariamente risultanti dalla peccaminosità delle persone coinvolte. E viene dato lo stesso avvertimento. Se non vogliono perire allo stesso modo devono pentirsi, perché alla fine tutti coloro che non si pentono periranno per sempre.
L'implicazione è chiara. In primo luogo che le morti per violenza o per incidente non indicano necessariamente la speciale peccaminosità delle persone coinvolte, e in secondo luogo che tutto ciò dovrebbe essere visto come un avvertimento per essere pronti per il giorno del giudizio e come un'indicazione del fuoco che Egli è venuto gettare sulla terra. Come il debitore nei versetti precedenti, hanno bisogno di riconciliarsi con Dio prima che sia troppo tardi.
Alla luce dei Suoi avvertimenti dovrebbero assicurarsi che la loro vita sia fruttuosa in modo da non essere abbattuti (confronta 3:9).
Gesù ora applica i suoi avvertimenti di riconciliarsi con Dio finché c'è ancora tempo ( Luca 12:57 ), e di pentirsi prima che sia troppo tardi ( Luca 13:1 ) per mezzo di una parabola che si applica a loro il insegnamento di Giovanni Battista ( Luca 3:9 ).
È un avvertimento che, se le loro vite non sono fruttuose, dovranno affrontare il giudizio di Dio quando verrà il momento opportuno. Anche il fico deve essere 'raddrizzato' ( Luca 13:13 ).
Da questo punto in poi troviamo un'interessante sequenza tipica di Luca, un uomo che pianta un fico, una donna piegata in due e guarita, un uomo che semina un seme di senape nel suo giardino e una donna che mette il lievito nella farina . Notare la distinzione tra i sessi. Luca cerca costantemente di equilibrare i sessi (vedi Introduzione).
Analisi.
a Disse questa parabola: «Un uomo aveva piantato un fico nella sua vigna, ed è venuto a cercarvi frutto, ma non ne ha trovato» ( Luca 13:6 ).
b «Ed egli disse al vignaiolo: Ecco, da tre anni vengo a cercare frutto su questo fico e non ne ho trovato» ( Luca 13:7 a).
c “Riducilo. Perché agisce anche come un peso sul terreno?” ( Luca 13:7 b).
b «Ed egli, rispondendo, gli dice: «Signore, lascialo stare anche quest'anno, finché io lo scaverò e lo nutrirò con letame» ( Luca 13:8 a).
a E se da allora in poi porta frutto, bene, e se no, lo taglierai» ( Luca 13:8 b).
Si noti che in 'a' il proprietario ha cercato frutti e non ne ha trovati, e parallelamente se non ha ancora dato frutti dovrebbe essere tagliato. In 'b' parla al vignaiolo della sua condizione, e parallelamente il vignaiolo gli risponde spiegando come potrebbe trattarne la condizione. Al centro di tutto in 'c' è che l'albero dovrebbe essere giudicato perché è infruttuoso.