Il commento di Peter Pett alla Bibbia
Luca 14:25-35
La chiamata al discepolato (14:25-35).
Luca chiude questa sezione mentre l'ha aperta mostrando che Gesù sfida i Suoi discepoli e i Suoi sarebbero discepoli a considerare cosa era implicato in ciò che si stavano proponendo di fare. Voleva che riconoscessero pienamente ciò che era coinvolto. La sua sfida a metterlo davanti alle proprie famiglie ricorda la divisione che la sua venuta potrebbe causare all'interno delle famiglie ( Luca 12:51 ; confronta Luca 8:19 ). La sua chiamata a portare loro le croci ricordava le Sue parole ai Suoi discepoli in Luca 9:23 .
Analisi.
a Andavano con lui grandi folle, ed egli, voltatosi, disse loro ( Luca 14:25 ).
b «Se qualcuno viene a me e non ama di meno ("odia") il proprio padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli e le sorelle, sì, e anche la propria vita, non può essere Mio discepolo» ( Luca 14:26 ).
c «Chi non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo» ( Luca 14:27 ).
d “Perché chi di voi, volendo costruire una torre, non si siede prima e ne conta la spesa, se ha quella con cui completarla? Perché mai, quando ha posto le fondamenta e non può finire, tutti quelli che vedono comincino a deriderlo» ( Luca 14:28 ).
e “Dicendo: costui cominciò a costruire e non poteva finire” ( Luca 14:30 ).
d «Oppure quale re, andando incontro a un altro re in guerra, non si siederà prima a discutere se può con diecimila affrontare colui che gli viene contro con ventimila? Oppure, mentre l'altro è ancora molto lontano, manda una delegazione e chiede condizioni di pace» ( Luca 14:31 ).
c «Quindi dunque chiunque sia di voi che non rinunci a tutto ciò che ha, non può essere mio discepolo» ( Luca 14:33 ).
b “Il sale dunque è buono, ma se anche il sale ha perso il suo sapore, con che cosa sarà condito? Non è adatto né per la terra né per il letame. Gli uomini lo scacciano» ( Luca 14:34 a).
a «Chi ha orecchi per udire, ascolti» ( Luca 14:35 b).
Nota in questo esempio il bellissimo equilibrio del chiasmo. Lascia cadere qualsiasi parte e perde l'equilibrio. In 'a' le folle vengono ad ascoltarlo, e in parallelo Gesù chiama coloro che lo ascolteranno, chi lo ascolterà bene. In 'b' l'amore per Lui è fortemente contrastato con il loro atteggiamento verso tutti gli altri, e nell'esempio del sale il 'sale buono' è contrastato con ogni altro sale. In 'c' portare la croce è necessario per un discepolo, e parallelamente la rinuncia dell'uomo a tutto ciò che ha è necessaria per essere un discepolo.
In 'd' è descritta la pesatura di una situazione di un costruttore e parallelamente la pesatura di una situazione di un re. Al centro di tutto in 'e' c'è la questione di colui che inizia ma non può finire ciò che inizia.
Il chiasmo potrebbe essere opera di Gesù, rielaborato da Luca prendendo l'ultima parte dell'ultima frase e contrapponendola alla folla che ascolta.