«E dissero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? Poiché noi stessi abbiamo udito dalla sua stessa bocca».

Ma a loro bastava. È chiaro che hanno riconosciuto nella sua risposta una risposta positiva. La necessità di testimoni era quindi cessata. Erano tutti testimoni della più incredibile bestemmia, perché Egli si era autocondannato con la sua stessa bocca. Così erano stati messi nella posizione che o dovevano accettare la Sua pretesa e sottomettersi a Lui, oppure dovevano sostenere che fosse una bestemmia. E hanno fatto la loro scelta fatale.

Non avrebbero accettato che Lui fosse ciò che sosteneva, e quindi per loro era colpevole. Sentendosi quindi che ora avevano la situazione sotto controllo, decisero di persuadere Pilato a farlo crocifiggere come pretendente messianico. Erano abbastanza fiduciosi che ciò avrebbe messo fine alle Sue pretese e non provavano più simpatia per Lui. Ma di fatto, senza rendersene conto, avevano perso il controllo. Perché quello che non si rendevano conto era che in quel momento avevano segnato il destino di Gerusalemme e, a meno che non si fossero pentiti in seguito, anche i loro stessi destini eterni.

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