«Poiché anch'io sono un uomo posto sotto autorità, avendo sotto di me soldati. E io dico a questo: "Vai", e lui va; ea un altro: "Vieni", ed egli viene; e al mio servo: "Fai questo", e lo fa.'

Assicurò a Gesù che non aveva dubbi sul fatto che avrebbe potuto farlo perché sapeva di essere un uomo che godeva dell'autorità di Dio. Così come lui stesso poteva dare ordini ed essere obbedito, perché era un uomo sotto il dominio del potente Cesare, e poteva agire in suo nome, così sapeva che Gesù poteva fare lo stesso con la malattia perché era sotto l'autorità di il Creatore, e potrebbe agire in suo nome. Il centurione aveva chiaramente un'alta visione di Gesù.

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