«E giunsero al paese dei Geraseni, che è dirimpetto alla Galilea».

Sbarcando sulla sponda orientale del lago di Galilea, giunsero nel "paese dei Geraseni". Manoscritti e versioni differenti hanno in mente nomi diversi per l'area, probabilmente principalmente a causa della successiva difficoltà di identificazione: Gerasenes, Gergesenes, Gadarenes, Gergustenes. Gerasa era una città ben nota trenta miglia nell'entroterra, (e quindi deve essere probabilmente esclusa, sebbene potessero possedere terreni nell'area) e Gadara era sei miglia nell'entroterra, sebbene la terra tra Gadara e il mare fosse conosciuta come 'il paese dei Gadareni'.

Sia Gerasa che Gadara sono stati inclusi in "Le dieci città" (Decapoli), e Matteo identifica effettivamente il luogo come "il paese dei Gadareni" perché era relativamente noto e l'incidente è avvenuto nell'area intorno a Gadara. Luca, seguendo Marco, potrebbe aver avuto in mente la piccola città costiera ora conosciuta come Kersa o Koursi che si trova in quella zona (quindi ora Kerasenes). Vicino a quella città c'è un pendio abbastanza ripido entro quaranta metri dalla riva e si possono ancora vedere le tombe rupestri.

L'intera regione era conosciuta come le dieci città (Decapolis) perché originariamente era un luogo in cui dieci grandi città si alleavano per la protezione reciproca. Era semi-indipendente e si autogovernava, sebbene fosse vagamente collegata alla provincia della Siria. Era prevalentemente gentile ma era stata conquistata dai Macabbei e ora conteneva anche una popolazione ebraica relativamente piccola. Potrebbe essere stata l'intenzione di Gesù di proclamare la venuta della Regola di Dio regale agli ebrei della zona, anche se nel caso non lo fece. Più probabilmente la Sua intenzione era principalmente quella di prendersi una tregua dalle grandi folle che non poteva evitare quando si trovava in territorio ebraico.

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