Il commento di Peter Pett alla Bibbia
Marco 10:27
«Gesù guardandoli dice: «Con gli uomini è impossibile, ma non con Dio. Perché tutte le cose sono possibili a Dio”. '
Gesù ha riconosciuto che stavano cominciando vagamente a vedere la verità, che raggiungere la salvezza è impossibile per gli uomini, e poi ha chiarito che in realtà l'unico motivo per cui gli uomini possono essere salvati era che nulla è impossibile quando Dio è lì. Che Dio può fare qualsiasi cosa, anche salvare gli uomini. Ciò sottolinea la natura miracolosa dell'opera di conversione di uomini e donne e di portarli sotto il Regno di Dio.
Come direbbe altrove, gli uomini sono venuti a Lui perché è stato loro dato dal Padre ( Gv 6,39 ; Giovanni 6:39, Giovanni 6:65 ) e perché il Padre stesso li ha attirati (Gv Giovanni 6:44 ) , non per la loro capacità o deserti.
Alla fine, diceva, la salvezza ( Marco 10:26 ) è dono di Dio, e resa possibile solo dall'opera di Dio su di loro e dentro di loro. È il miracolo più grande di tutti.
'Poiché tutte le cose sono possibili con (accanto a) Dio.' Genesi 18:14 in LXX in una costruzione simile esprime la stessa idea negativamente, 'è qualcosa di impossibile accanto a Dio?' Sottolineando così che tutto è possibile quando Dio interviene. Non è un'affermazione teorica o filosofica, è un'affermazione profondamente personale.
Potremmo tradurre: 'Tutte le cose sono possibili quando Dio è lì.' (Para to theo - accanto a Dio). Confronta anche Zaccaria 8:6 dove LXX traduce 'meraviglioso' come 'impossibile'.
La base quindi di tutte le parole di Gesù qui è che gli uomini non possono salvarsi con le loro azioni. Questo giovane ricco Gli aveva dato una meravigliosa opportunità di portare a casa questa lezione. Agli occhi degli uomini non c'era nessuno più vicino all'essere accettevole a Dio di questo giovane ansioso, desideroso di essere buono e ricco senza essere viziato, apparentemente pronto a 'qualsiasi cosa'. Sembrava quasi il modello perfetto per l'accettabilità.
Ma Gesù aveva visto più in profondità e aveva rivelato esattamente ciò che mancava. Non era pronto a mettere Dio al primo posto nella sua vita. Il suo entusiasmo era con riserve, e questo non poteva renderlo accettabile a Dio. Quello che doveva quindi fare era guardare a Dio per fare l'"impossibile" nella sua vita, e nel suo caso quella implicava la sequela di Gesù, come del resto in un modo o nell'altro fa per tutti noi. Non possiamo mai venire per la salvezza e dire che non Lo seguiremo.