«Ora la donna era greca, sirofenicia di razza. E lei lo implorò che avrebbe scacciato il demone da sua figlia.'

Marco, come Matteo, chiarisce assolutamente che la donna non era di razza ebraica. Era "greca", anche se non per razza perché era sirofenicia. Quindi 'un greco' probabilmente significa semplicemente un gentile. In alternativa può significare greco nella cultura e nella lingua.

"Un sirofenicio di razza." Un fenicio di Siria in contrasto con quelli di Cartagine.

'L'ho supplicato.' Cioè, descrisse la situazione e Lo pregò ardentemente di accompagnarla per liberare sua figlia da questo terribile demone che la stava possedendo.

'Che Egli avrebbe scacciato il demone.' In Marco 7:25 è stato descritto come 'uno spirito immondo'. Era il modo in cui Mark lo descriveva. Questo era quello della donna, 'un demone'. 'Immondo' non avrebbe significato nulla per lei. E quello è il punto. Se Gesù avesse appena risposto senza ulteriori commenti, sarebbe semplicemente andata via e avrebbe ringraziato i suoi dèi. Ma Gesù delicatamente le fece affrontare il fatto che c'era un solo Dio che poteva aiutarla, e che lei doveva prima riconoscerLo.

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