Il commento di Peter Pett alla Bibbia
Matteo 11:28-30
Un appello generale a uomini e donne (11:28-30).
Questo ultimo appello generale a tutti coloro che lo ascolteranno conferma che, nonostante le Sue parole alle città, per coloro che risponderanno c'è una via di ritorno a Dio. Nel tumulto di un mondo travagliato c'è un luogo di riposo, ed è sotto il Suo giogo che risulterà nel camminare come delineato nel Sermone della Montagna. Perciò invita gli uomini e le donne ad abbandonare il giogo degli scribi e dei farisei, di venire sotto il suo giogo e di camminare con lui.
Il giogo era un'immagine ben nota nel giudaismo di tutto ciò a cui gli uomini si impegnavano. Gli scribi parlavano del giogo della Legge e di esso come del giogo del governo regale del cielo. La rimozione di questo giogo rispetto al sabato si trova in Matteo 12:1 dove gli scribi cercano di comandare i discepoli e Gesù sotto il giogo delle tradizioni degli antichi, solo per trovarsi confutati da Colui che è Signore di il sabato e può quindi fornire un riposo perfetto.
Analisi.
a Venite a me, voi tutti che siete affaticati e affaticati.
b E io ti darò riposo ( Matteo 11:28 ).
c Prendi il mio giogo su di te,
d E impara da me,
c Perché io sono mite e umile di cuore.
b E troverete riposo per le vostre anime”.
a Perché il mio giogo è facile, e il mio carico è leggero ( Matteo 11:30 ).
Si noti che in 'a' le persone a cui Gesù sta parlando sono travagliate e appesantite, e parallelamente coloro che prendono su di sé il giogo di Gesù lo trovano facile e leggero. In 'b' Gesù darà loro riposo, e in parallelo trovano riposo. In 'c' li chiama a prendere su di loro il suo giogo, e parallelamente quel giogo è quello della mansuetudine e dell'umiltà di cuore. Al centro in 'd' devono conoscere Gesù.