Il commento di Peter Pett alla Bibbia
Matteo 5:38-42
I suoi discepoli devono mostrare generosità di spirito, non gridare vendetta (5:38-42).
In questo esempio Gesù risponde a un'interpretazione errata della Legge. Lo scopo della legge "occhio per occhio e dente per dente" (la lex talionis), era di porre un limite alla vendetta in un'epoca feroce. L'idea era che nessuno dovesse essere ucciso perché accidentalmente, o in un combattimento leale, aveva rotto un dente a qualcuno. Il massimo che si poteva pretendere era che anche lui perdesse un dente.
Molto spesso, infatti, un caso del genere sarebbe risolto con il pagamento di un risarcimento, a seconda delle circostanze. Ma dove la parte lesa ei suoi amici insistevano sulla vendetta, allora questa legge limitava la vendetta che potevano esigere legalmente, senza lasciarli sentire ingiustamente fatti. Il problema era, tuttavia, che molti vi avevano visto una scusa per chiedere tale vendetta, abusando così di quella che originariamente era stata, in termini di quei giorni, una legge compassionevole.
Gesù informa i suoi discepoli che sotto la Regola regale di Dio questo non doveva essere l'atteggiamento che essi seguivano (cfr . Levitico 19:18 ). Piuttosto che esigere colpo per occhio, i Suoi discepoli dovrebbero rispondere alle cose spiacevoli mostrando umiltà, gentilezza e generosità di spirito. Gli esempi forniti vanno tuttavia annotati.
Non si tratta di cedere alla violenza casuale e/o di un modo di trattare con persone che intendono arrecargli un danno fisico reale (come avrebbero dovuto affrontarlo è un'altra questione che non viene trattata specificamente qui), questo sta descrivendo come trattare con le persone che per un motivo o per l'altro potrebbero essere tentate di risentirsi a causa del comportamento spiacevole e umiliante che le persone hanno mostrato nei loro confronti.
Segue poi una richiesta positiva di mostrare generosità anche a tutti i bisognosi e di essere pronti a prestare a chiunque abbia bisogno di tale aiuto. Questo è l'opposto di desiderare vendetta. È dare senza riserve.
In questo modo si riveleranno operatori di pace, un concetto strettamente connesso con l'idea di non cercare vendetta in Romani 12:18 .
Analisi di Matteo 5:38 .
a Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente,
b Ma io ti dico, non resistere a chi ti è sgradevole nel suo comportamento (letteralmente 'malvagio' o 'la persona malvagia'),
c Ma a chi ti percuote sulla guancia destra, porgi a lui anche l'altra.
d E se qualcuno vuole andare in giudizio con te e toglierti la tunica, lasciagli anche il tuo mantello.
c E chiunque ti costringerà a fare un miglio, fanne con lui due.
b Da' a chi te lo chiede,
a E da colui che vorrebbe da te un prestito, non voltarti le spalle».
Si noti che in 'a' abbiamo il grido di ritorsione, chiedendo male per male a qualcuno che ci ha ferito, e parallelamente abbiamo lo spirito contrario della volontà di prestare generosamente a chi vuole prendere in prestito da noi ma non merita nulla da noi. In 'b' arriva il comando di non resistere a comportamenti spiacevoli, e parallelamente il comando di rispondere piacevolmente a chi ha bisogno che ci chiede.
In 'c' e in parallelo abbiamo due esempi di risposta piacevole a comportamenti spiacevoli quando ciò che vediamo come i nostri 'diritti' vengono invasi, e al centro in 'd' abbiamo un esempio di generosità verso qualcuno che è meschino nei confronti noi.
Così in Matteo 5:38 abbiamo tre esempi di generosità, primo 'non resistere a chi ha cattive intenzioni' ( Matteo 5:39 ), secondo 'da a chi ti supplica' ( Matteo 5:42 a ), e terzo 'non rifiutare colui che vorrebbe da te in prestito' ( Matteo 5:42 b), col primo esempio illustrato poi in triplice modo con una descrizione della risposta che si dovrebbe dare all'essere percossi sulla guancia destra ( Matteo 5:39 ), essendo citato in giudizio per la veste interna ( Matteo 5:40 ), e legalmente obbligato a portare lo zaino di un soldato per un miglio se necessario ( Matteo 5:41). In modi diversi, tutti stanno rivelando apertura verso gli altri e hanno l'obiettivo di raggiungere l'armonia tra le persone.