L'essenza della vera preghiera personale è di pregare segretamente da soli con Dio (6:5-6).

Gesù ora si rivolge alla questione della vera preghiera. Se ne occuperà in due fasi, in primo luogo sulla necessità che tale preghiera sia un segreto tra Dio e colui che prega, in modo che sia una preghiera genuina e non uno spettacolo pubblico, e poi in secondo luogo su come pregare, e per cosa pregare. Entrambi devono essere visti come una parte essenziale della preghiera, un atteggiamento giusto seguito da un approccio corretto. In primo luogo considera il giusto atteggiamento nei confronti della preghiera.

Analisi di Matteo 6:5 .

a A “E quando pregherai, non sarai come gli ipocriti,

b B Perché amano stare in piedi e pregare nelle sinagoghe e agli angoli delle strade,

c C Che si vedano degli uomini.

d D In verità vi dico che hanno ricevuto la loro ricompensa.

c E Ma tu, quando preghi, entra nella tua camera interiore,

b F E dopo aver chiuso la tua porta, prega il Padre tuo che è nel segreto,

a G E il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

Nota che in 'a' non devono essere come gli ipocriti, ma in parallelo devono essere come coloro che parlano in segreto con il loro Padre. In 'b' non devono pregare apertamente davanti agli uomini, e parallelamente devono chiudere le porte e pregare in segreto. In 'c' gli ipocriti desiderano essere visti dagli uomini, e parallelamente i discepoli entrino nelle loro stanze interiori per non essere visti dagli uomini. In 'd' si chiarisce che l'ipocrita ha la sua ricompensa. La gente pensa quanto sia meraviglioso e Dio non ha tempo per lui.

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