'Certamente no. Noi che siamo morti al peccato, come vivremo ancora in esso?'

La sua risposta è ferma e decisa. 'Certamente no!' Letteralmente, 'lascia che non sia'. Niente era più lontano dai suoi pensieri. Il suo insegnamento era piuttosto che siamo morti al peccato. Stando così le cose, come possiamo continuare a viverci? E che siamo morti al peccato è ciò che ora dimostra. Diventando cristiani e rispondendo al crocifisso che «morì per i nostri peccati» ( 1 Corinzi 15:3 ) e «portò i nostri peccati nel suo stesso corpo sull'albero» ( 1 Pietro 2:24 ), abbiamo riconosciuto e riconosciuto il atrocità del peccato.

Ed essendo uniti a Cristo mediante la fede, ci siamo impegnati ad 'essere morti con Lui', voltando così le spalle al peccato ea tutto ciò che esso comporta. Siamo diventati ripudiatori del peccato. Come possiamo allora continuare a vivere 'nel regno del peccato', il peccato che ha crocifisso Cristo? Sarebbe un ripudio di tutto ciò che abbiamo affermato.

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