Il commento di Peter Pett alla Bibbia
Romani 7:8
"Ma il peccato, trovando l'occasione, ha operato in me attraverso il comandamento ogni sorta di brama".
E da quel momento dell'illuminazione in poi si era trovato a desiderare sempre di più, perché in lui operava il principio del peccato. Il peccato aveva colto l'occasione della sua nuova conoscenza, che di per sé era così degna, per suscitare in lui i suoi desideri carnali e farlo desiderare sempre di più. Per un uomo che si era sforzato così seriamente di essere perfetto secondo lo standard della Legge, doveva essere stato un enorme shock. E allora gli aveva fatto riconoscere che, secondo quella legge, era ora condannato a morte.
Il peccato è così in tutti noi. Per molto tempo può esserci un certo peccato all'opera dentro di noi di cui siamo inconsapevoli, finché la parola di Dio ci parla, sia attraverso un predicatore che nella nostra lettura privata, e allora improvvisamente riconosciamo quanto sia terribile. Ma non necessariamente lo abiuriamo immediatamente. Piuttosto possiamo diventarne ossessionati e ritrovarci a indulgerci sempre di più perché è diventata un'abitudine nelle nostre vite, con il "peccato" che ci spinge ad andare avanti come risultato dei nostri desideri peccaminosi.
Molti cristiani sono stati presi dall'indecenza su internet, dove possono tenerlo nascosto, solo per esserne condannati, e poi, invece di abiurarlo, continuare a goderne sempre di più perché è stato loro esposto ' per la Legge' (per parola di Dio) come un desiderio della carne, anche mentre combattono contro di essa. Questa è la natura dell'uomo, anche dei cristiani.
'Poiché senza la legge il peccato è morto.'
Perché finché la Legge non viene in scena, il peccato può continuare la sua opera inosservato. È come se fosse morto. Rimane lì inosservato e apparentemente dormiente, eppure funziona ogni genere di cose all'interno delle persone, finché all'improvviso non viene smascherato. E poi devono decidere se pentirsi e cercare la misericordia di Dio. Questa attività del peccato di cui non sono consapevoli, è qualcosa che tutte le persone sperimentano, anche se purtroppo in molti casi muoiono con essa inosservate, e quindi muoiono senza speranza.
Ma la maggior parte di noi può guardare indietro ai peccati che abbiamo commesso per anni senza riconoscere che erano peccati, e al momento dell'illuminazione quando abbiamo detto: 'Dio mi perdoni, cosa ho fatto?'. Senza l'intervento della Legge il peccato rimane inesposto e apparentemente 'morto'.