Il commento di Peter Pett alla Bibbia
Salmi 40:16-17
Finisce per raffigurare chi sono i veri giusti, a chi sa che YHWH soccorrerà, e pur non vedendosi paragonabile a loro, tuttavia guarda a Dio che anche lui lo aiuti ( Salmi 40:16 ).
Chiude il Salmo distogliendo da lui l'attenzione degli uomini verso YHWH. Vuole che guardino a Dio e Lo onorino, e riconoscano che la loro sicurezza, protezione e benedizioni provenivano dalle Sue mani. E spera che rimanga qualcosa per sé.
Una delle prove di un uomo veramente giusto è che non si considera giusto. È profondamente consapevole dei propri errori. E così è stato con David. Era uno degli uomini più morali e retti del suo tempo (nonostante le macchie nere) eppure si considerava semplicemente 'povero e bisognoso', e infatti non riusciva a capire appieno perché il Signore si preoccupasse di lui. Ma sapeva che lo faceva e se ne rallegrava.
'Si rallegrino tutti quelli che ti cercano,
E sii felice in te.
Coloro che amano la tua salvezza dicano continuamente:
“YHWH sia magnificato”.
Ma io sono povero e bisognoso,
Eppure il Signore pensa a me,
Tu sei il mio aiuto e il mio liberatore,
Non indugiare, o mio Dio.'
Conclude invocando Dio affinché assicuri che i giusti ricevano ciò che 'meritano', la sicurezza, la protezione e la provvidenza di Dio. Si rallegrino in Lui coloro che lo vedono (perché li ha fedelmente provveduti), coloro che amano la sua salvezza possano continuamente dire: 'YHWH sia magnificato' (perché sanno e sono consapevoli che YHWH li ha veramente salvati ).
E poi emerge la sua umiltà in quanto lui, il prescelto di YHWH, è così sorpreso che il suo Sovrano Signore (Adonai) pensa a qualcuno così povero e bisognoso come lui. Ma nel suo cuore sa che lo fa, e per questo lo chiama come suo Dio a non indugiare, ma a venire a lui, portandogli aiuto e liberazione, e lo fa con piena fiducia nel suo cuore ('eppure il Signore pensa a me').