Scelta dei Sette. Nella Chiesa si manifesta una divisione. Gli ellenisti ( mg.), i membri che parlavano greco, essendo cresciuti in paesi di lingua greca, mormorano contro gli ebrei, quelli che parlavano l'aramaico. Questo avviene in questi giorni ( cfr Atti degli Apostoli 1:15 ); non ci viene detto il mese o l'anno, solo c'è una transizione nella narrazione.

La Chiesa sta crescendo; si sente l'esistenza di diversi elementi in esso. Un sussidio quotidiano, probabilmente finanziario, ha luogo ( Atti degli Apostoli 4:35 ) sotto la supervisione dell'elemento ebraico; le vedove della sezione ellenista trovano motivo di lamentarsi. I Dodici convocano un'assemblea generale e propongono una cura per il male che non possono correggere personalmente.

Il loro compito è la preghiera, la predicazione e l'insegnamento ( Atti degli Apostoli 5:42 ); non possono passare da questo a affari finanziari. Propongono l'elezione di sette uomini per assumerne l'incarico, mentre gli apostoli si dedicano alle loro funzioni spirituali. Le qualifiche, però, non sono quelle ricercate per servire in tavola; i sette devono essere di buona reputazione, ma devono anche essere pieni di Spirito e di sapienza; parlare deve essere il loro compito.

Nella costituzione successiva vi sono sette diaconi in una chiesa (Euseb., HE, VI. xliii. 11), e svolgono funzioni pratiche di natura subordinata; vedi anche 1 Timoteo 3:8 . In Flp_1,1 sono menzionati con i vescovi che, vediamo da 1 Timoteo 3:1 3,1 , hanno l'incarico degli affari pratici; nella Didaché, xv.

1, si parla similmente insieme di vescovi e diaconi; possono partecipare alla predicazione, ma questo non è il loro ufficio principale. I sette qui scelti sono in base alle loro qualifiche, e da ciò che in seguito sentiamo di loro, predicatori non amministratori. Non sono chiamati diaconi, ma la storia è il racconto dato in Ac. dell'istituto di tale ordine. I sette hanno tutti Gr. non Aram. nomi; Nicola è un proselito di Antiochia, città di cui tanto si sente; gli altri sono nati ebrei; solo Stefano e Filippo (era ambedue uno dei Dodici e uno dei Sette?), i due primi, si sentono poi. La comunità li elegge e li presenta, gli apostoli dopo la preghiera li istituiscono nel loro ufficio, imponendo loro le mani.

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