Il commento di Arthur Peake alla Bibbia
Esodo 1:15-22
Esodo 1:15 E (Esodo 1:20 b J). Tentativo di distruggere i bambini maschi. Da un'altra fonte apprendiamo di altre due misure inefficaci per limitare la popolazione. Le due levatrici, i cui nomi la tradizione amava ricordare per il loro eroismo (pur non curandosi del nome del faraone!), erano, secondo Giuseppe Flavio, egiziane. Esodo 1:20
Sebbene i commentatori differiscano, il tono del passaggio conferma quel punto di vista, che richiede la traduzione, delle levatrici delle donne ebree (lett. quelle donne che aiutano le donne ebree a partorire). L'umanità e la religione naturale (temevano Dio, cfr Genesi 20:11 20,11 ; Genesi 42:18 ) prevalevano sul comando regale.
La procedura è tenuta da Driver in parallelo con l'uso egiziano. Il processo di consegna è noto per essere molto rapido tra le donne arabe. Questo sarebbe anche un segno di vigore razziale, che aiuterebbe a spiegare la soppiantazione dei Cananei. Il terzo espediente del Faraone era un comando a tutti gli egiziani di gettare tutti i bambini ebrei nel Nilo. Questo ora conduce efficacemente al paragrafo successivo. Osserva che entrambi gli ultimi due dispositivi implicano solo un piccolo gruppo di persone e questi vicino al Nilo.
Esodo 1:21 . li fece case: la parola casa è usata costantemente per casa o famiglia, come inEsodo 20:17 . Questa frase precisa si trova, della casa di Davide, in2 Samuele 7:11 .
Pur comportando rischi propri, la forte coscienza sociale dei primi tempi, in cui ogni persona trovava il proprio completamento nel gruppo, era una preziosa salvaguardia contro un individualismo prematuro.
Esodo 1:22 . Inserisci, con Sam., LXX, ecc., agli Ebrei dopo ogni figlio che nasce. I rabbini hanno sostenuto dall'ebr. testo che anche i ragazzi egiziani dovevano essere uccisi. il fiume: la parola usata qui e in tutta questa sezione egiziana non è la parola nahar usata regolarmente per altri grandi fiumi, ma Yeor, apparentemente derivata da una parola egizia che era giunta a servire per il Nilo al posto del più antico e venerabile Hapi.