Il commento di Arthur Peake alla Bibbia
Ester 6:1-14
Ester 6. Haman è costretto a rendere pubblico onore a Mordeeai. Ora arriva una scena drammatica. La Provvidenza è all'opera e le nuvole si stanno aprendo. Nella notte tra le due bevute di Ester, il re non riesce a dormire ( Ester 6:1 ). Evidentemente lo sceneggiatore intende indicare così la cura del sempre vigile Yahweh e la Sua gestione di tutte le cose.
L'analista di corte viene portato con i suoi registri, a leggere l'anima regale per addormentarsi. Perché questo lettore ha scelto il record sui regicidi? Simpatizzava con gli ebrei, per qualche motivo nascosto? Il re ascolta: si spaventa e grida: Che ricompensa abbiamo dato a Mardocheo? Niente, è la risposta. Allora fallo adesso! Quale ufficiale è vicino? dice il re. Con quello, ecco! nella fioca ora dell'alba la iena affamata Haman, si aggira ai cancelli, in attesa che l'ammissitore ottenga la sua condanna a morte per Mardocheo.
Entrando, gli è comandato di rendere il più alto onore possibile a un uomo che il re si diletta a onorare; e, con sua costernazione, questo non è Aman stesso, come da tempo Aman si aspetta, ma di tutti gli uomini è il Mardocheo che odia ( Ester 6:6 ). Per tutta la città conduce il suo nemico, vestito e montato come un re, mentre ogni tanto grida davanti a sé il decreto regale di lode per l'odiato. La marea sta cambiando velocemente!