La descrizione del Tempio è opportunamente seguita da un resoconto dell'ingresso solenne di Yahweh in esso, un passaggio che costituisce il vero culmine dell'ultima sezione del libro, ed è la controparte della Sua altrettanto solenne partenza descritta in Ezechiele 10:18 ss. ed Ezechiele 11:22 ss.

Circondato di splendore, rientra per la porta orientale per la quale era partito, e dal mezzo del tempio risuona misteriosamente la sua voce, dichiarando che lì abiterà per sempre in mezzo a Israele. Ma mentre, ai vecchi tempi della monarchia, palazzo e tempio erano stati contigui, separati solo da un muro, e le tombe dei re avevano contaminato il tempio per la loro vicinanza ad esso, tali profanazioni e contaminazioni non meno di ogni traccia di l'idolatria deve essere assolutamente rimossa; e allora l'Eterno abiterà per sempre con Israele. (In Ezechiele 43:3 , poiché io venni e lessi che venne.)

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