Elifaz conferma la verità della sua dottrina raccontando una visione che aveva avuto. Una rivelazione venne su di lui come un ladro nella notte (lett. una parola rubata su di me). I suoi pensieri furono elevati a un potere superiore dall'estasi della visione.

Giobbe 4:14 segg. descrive la presenza del soprannaturale.

Giobbe 4:16 racconta come lo spirito, essendo di materia più fine, difficilmente potrebbe essere percepito dall'occhio e dall'orecchio umano. La quiete e una voce che ho sentito significa che ho sentito una voce calma (hendiadys). I tempi usati in ebraico sono tutti presenti. Uno spirito mi passa accanto. sta in piedi, e non posso discernere il suo aspetto; una forma è davanti ai miei occhi, sento una voce calma. Elifaz, nel rievocare le esperienze di quella terribile notte, si sente come se le stesse rivivendo, e nel descriverle cade nel presente.

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