Il commento di Arthur Peake alla Bibbia
Isaia 63:7-14
Un recital della gentilezza di Yahweh verso il suo popolo antico. Questo brano sembra essere una liturgia di ringraziamento: somiglianza con il Sal. è ovvio.
Racconterò gli atti d'amore di Yahweh, le sue opere di fama, secondo tutto ciò che Yahweh, grande in bontà ( cfr LXX), ha fatto per noi. Egli pensò: Sicuramente sono il Mio popolo, figli che non Mi giocheranno del falso. Così Egli divenne il loro liberatore in tutta la loro angoscia. Seguendo LXX, collega le prime quattro parole di Isaia 63:9 con Isaia 63:8 e continua: Nessun messaggero o angelo, ma la Sua stessa presenza li ha liberati.
) Il Signore stesso, nessun intermediario, li liberò, riscattò e li condusse con tenera cura. Ma, deludendo il suo pensiero ( Isaia 63:8 ), erano perversi e addoloravano il suo spirito santo ( cioè la sua presenza manifesta) tanto che era costretto a combattere contro di loro. Nella loro conseguente angoscia Israele ( cfr mg.
) ha ricordato la sua grazia nei tempi passati; dov'è, si lamentavano, Colui che ha allevato (cancellali con VSS e alcuni manoscritti) dal mare il pastore ( mg. ) del suo gregge? cioè salvò Mosè dal Nilo ( cfr Isaia 19:5 *). Dov'è Colui che ha messo il Suo spirito santo nella comunità, prestando la Sua potenza operatrice di prodigi alla mano di Mosè e portando, alla Sua gloria eterna, il Suo popolo attraverso il Mar Rosso, così che non inciampasse ma camminasse con la stessa sicurezza di un cavallo in pianura, e con il passo infallibile del bestiame che scende da un colle? Leggi con VSS, guidato per il riposo in Isaia 63:14 .