Commento critico ed esplicativo
1 Samuele 20:33
E Saul gli lanciò un giavellotto per colpirlo: per questo Gionatan seppe che suo padre aveva deciso di uccidere Davide.
E Saul gli lanciò un giavellotto per colpirlo. Il modo ordinario in cui i commentatori intendono questa clausola è con riferimento a Jonathan; e di conseguenza la solita intestazione del capitolo nella Bibbia inglese è, 'Saul cerca di uccidere Jonathan.' Ma per quanto cattivo fosse il carattere di Saul, e violenti i suoi accessi di rabbia furiosa, non aveva mai tentato alcun atto come l'atrocità di togliere la vita a suo figlio. Supponendo, tuttavia, che avesse fatto un tentativo così innaturale, come poteva Jonathan sapere da quella crudeltà verso se stesso "che era deciso da parte di suo padre di uccidere Davide"? Inoltre, dal versetto successivo risulta che, dopo questa scena di violenza, Gionatan si alzò da tavola con profondo ma deliberato dispiacere, deciso a digiunare, dal dolore a causa di Davide.
Questo non sembra armonizzarsi con l'idea che lui si sia alzato dalla sedia per salvarsi la vita, come dobbiamo naturalmente supporre che abbia fatto, se suo padre gli ha puntato contro un'arma micidiale attraverso il tavolo. Non ci sono prove che un giavellotto sia stato lanciato contro Jonathan. Che la frase sia letta come una parentesi interposta, in cui lo storico sacro si riferisce ai precedenti attentati alla vita di Davide, come a gettare una chiara luce su ciò che era accaduto ora, e tutto è chiaro: "Ora Saul gli aveva lanciato un giavellotto per colpirlo; per cui Gionatan sapeva che suo padre aveva deciso di uccidere Davide.' Cioè, Gionatan, ricordando il precedente tentativo di assassinare Davide, era convinto che le attuali minacce di suo padre non fossero affatto parole vuote; ma, accoppiando il presente con la scena precedente, ora non poteva dubitare che suo padre avesse davvero a cuore lo scopo deliberato di uccidere David. (Vedi un articolo su questo passaggio, 'Christian Observer', vol. 14:, pp. 715,
716.)