Commento critico ed esplicativo
2 Cronache 9:1
E quando la regina di Saba udì la fama di Salomone, venne a provare Salomone con dure domande a Gerusalemme, con una grande folla, e cammelli che portavano aromi, e oro in abbondanza e pietre preziose: e quando fu venuta a Salomone, comunicava con lui tutto ciò che era nel suo cuore.
Quando la regina di Saba seppe della fama di Salomone - (vedi le note a 1 Re 10:1 ). Si dice che tra le cose a Gerusalemme che suscitò l'ammirazione del visitatore reale di Salomone, fu "la sua ascesa da quale salì alla casa del Signore». Questo era il viadotto ad arco che attraversava la valle dal monte Sion al colle opposto.
Nel commento al brano sopra citato si alludeva al recente ritrovamento dei suoi resti. Qui diamo un resoconto completo di quella che, per audacia di concezione, per struttura e magnificenza, fu una delle più grandi meraviglie di Gerusalemme. "Durante la nostra prima visita all'angolo sud-ovest dell'area della moschea, abbiamo osservato molte delle grandi pietre che sporgono dal muro occidentale, che all'inizio sembravano essere l'effetto di uno scoppio del muro a causa di una forte scossa o terremoto . Al momento non ci tenevamo molto a questo; ma, menzionando il fatto non molto tempo dopo a una cerchia di nostri amici, fu incidentalmente tralasciata l'osservazione che le pietre avevano l'aspetto di essere appartenute un tempo a un grande arco.
A questa osservazione, una serie di pensieri balenò nella mia mente, che a malapena osavo seguire, finché non mi ero di nuovo riparato sul posto, per soddisfare con i miei occhi la verità o la falsità del suggerimento. L'ho trovato anche così. I corsi di queste immense pietre occupano la loro posizione originale; la loro superficie esterna è tagliata ad una curva regolare; e, essendo incastrati l'uno sull'altro, formano il principio o piede di un immenso arco, che un tempo si ergeva da questo muro occidentale in direzione del monte Sion, attraverso la valle del Tiropea. Questo arco poteva appartenere solo al ponte che, secondo Giuseppe Flavio, conduceva da questa parte del tempio allo Xystus (colonnato coperto) su Sion; e prova incontestabilmente l'antichità di quella porzione da cui scaturisce' (Robinson).
La distanza da questo punto alla ripida roccia di Sion, calcola che sia di circa 350 piedi, la probabile lunghezza di questo antico viadotto. Un altro scrittore aggiunge che "l'arco di questo ponte, se la sua curva fosse calcolata con un'approssimazione alla verità, misurerebbe sessanta piedi, e doveva essere uno di cinque, sostenendo il viadotto (tenendo conto delle spalle su entrambi i lati), e che i pilastri che sostenevano l'arco centrale di questo ponte dovevano essere di grande altezza, forse non meno di 130 piedi.
L'intera struttura, vista dall'estremità meridionale del Tiropea, doveva avere un aspetto di grandiosità, soprattutto in quanto connessa con gli alti e sontuosi edifici del tempio, e di Sion a destra e a sinistra" (Isaac Taylor's ' Edizione del Josephus di Traill;' vedi anche 'Handbook of Syria and Palestine,' p. 120; 'Biblical Researches' di Robinson, pp. 424-427).'