Commento critico ed esplicativo
2 Re 20:3
Ti prego, o SIGNORE, ricordati ora come ho camminato davanti a te con verità e con cuore perfetto e ho fatto ciò che è bene ai tuoi occhi. Ed Ezechia pianse disperatamente.
Ricorda... come ho camminato... Il corso dei pensieri di Ezechia era evidentemente rivolto alla promessa fatta a Davide e ai suoi successori sul trono ( 1 Re 8:25). Aveva mantenuto le condizioni tanto fedelmente quanto ammetteva l'infermità umana; e siccome era sempre stato esente da uno di quei grandi crimini per cui, per giudizio di Dio, la vita umana veniva spesso improvvisamente interrotta, il suo grande dolore poteva derivare in parte dall'amore per la vita e dalla promessa di lunga vita e temporale. prosperità fatta al pio e pio, che non sarebbe adempiuta per lui se fosse stato stroncato in mezzo ai suoi giorni; in parte dall'oscurità della dispensazione mosaica, dove la vita e l'immortalità non erano state pienamente portate alla luce; e in parte dal fatto che i suoi piani per la riforma del suo regno erano frustrati dalla sua morte, e dal fatto che non aveva ancora, il che era molto probabilmente il caso, nessun figlio che potesse lasciare erede al suo lavoro e al suo trono. Ha supplicato l'adempimento della promessa.