Commento critico ed esplicativo
2 Re 22:8
E il sommo sacerdote Hilkiah disse allo scriba Shafan: Ho trovato il libro della legge nella casa dell'Eterno. E Hilkiah diede il libro a Shafan, e lui lo lesse.
Hilkiah... disse... ho trovato il libro della legge... - cioè, la legge di Mosè, il Pentateuco. Era la copia del tempio, che essendo stata posta ( Deuteronomio 31:25 accanto all'arca nel luogo santissimo e durante le redini empie di Manasse e Amon, forse sotto Acaz, quando il tempio stesso era stato profanato dagli idoli, e anche l'arca ( 2 Cronache 35:3 ) rimossa dal suo sito - era in qualche modo perduta, e ora è stata ritrovata durante la riparazione del tempio (Keil, in loco).La Gemara dice che era stata probabilmente depositata in un recesso segreto della casa di Dio, da qualche fedele sacerdote, in quei tempi di abbondante iniquità, quando la sua pubblicità avrebbe potuto mettere in pericolo l'esistenza stessa di quel miglior tesoro del santuario.
Consegnato da Hilkiah, lo scopritore, a Shafan, lo scriba, fu da quest'ultimo mostrato e letto al re. Si pensa, con grande probabilità, che il passaggio letto al re, e dal quale la mente reale era così fortemente eccitata, fosse una parte del Deuteronomio - i capitoli 28°, 29° e 30° - in cui è registrato un rinnovamento del patto nazionale, e un'enumerazione delle terribili minacce e maledizioni denunciate contro tutti coloro che violavano la legge, principe o popolo.
Le impressioni di dolore e terrore che la lettura ha prodotto nella mente di Giosia sono sembrate a molti inesplicabili. E poiché è certo, dalla vasta e familiare conoscenza mostrata dai profeti, che c'erano molte altre copie in circolazione popolare, il re doveva conoscerne in qualche modo il sacro contenuto. Ma potrebbe essere stato un estraneo al passaggio letto per lui; o la sua lettura avrebbe potuto, in circostanze speciali, aver trovato una via al suo cuore in un modo che non aveva mai sentito prima. La sua forte fede nel Verbo Divino e la sua dolorosa consapevolezza che le dolorose e perduranti apostasie del popolo lo avevano esposto all'inflizione del giudizio denunciato, dovettero venire con forza schiacciante sul cuore di un così pio principe.