Commento critico ed esplicativo
2 Samuele 22:24
Anch'io sono stato retto davanti a lui e mi sono guardato dalla mia iniquità.
Ero anche in piedi davanti a lui. In privato, come in pubblico, nella solitudine più selvaggia e sequestrata, come nella popolosa città, era il mio desiderio regnante, il mio scopo e il mio sforzo, di camminare per piacere a Dio.
E mi sono guardato dalla mia iniquità - cioè, o dall'influenza della corruzione intrinseca, affinché non acquisisse ascendente sul mio cuore, o mi spingesse ad atti di malvagità aperta e deliberata nella mia condotta; o, dal perpetrare l'iniquità a cui il sentimento naturale e la forza delle circostanze tendevano così potentemente a stimolarmi come uomo, soldato e monarca destinato, vale a dire, ad uccidere Saul, e quindi a vendicarmi di questo nemico maligno e implacabile , oltre a liberarmi da una vita di continui pericoli e dolorose necessità (vedi la nota a 2 Samuele 1:16 ).