Commento critico ed esplicativo
Atti degli Apostoli 12:2
E uccise di spada Giacomo, fratello di Giovanni.
E uccise con la spada Giacomo, fratello di Giovanni, con ogni probabilità per decapitazione, che (come mostra Lightfoot) era considerata dagli ebrei come l'estremo dell'ignominia. Di questo Giacomo più anziano non sappiamo nulla, tranne ciò che leggiamo nei Vangeli e qui: che era uno dei tre che, di tutti i Dodici, ebbero il privilegio di assistere alla trasfigurazione, alla risurrezione della figlia di Giairo e all'agonia. in giardino; che lui e il fratello minore Giovanni furono chiamati dal loro Maestro "figli del tuono"; che attraverso la loro madre hanno fatto domanda per i posti d'onore di destra e di sinistra nel regno atteso; e che, quando gli fu chiesto se potevano bere dal calice del loro Maestro e lui battezzava con il suo battesimo, e rispondendo che lo erano, Gesù disse loro che avrebbero dovuto davvero farlo,
Ci si chiede che non abbiamo resoconto delle sue fatiche apostoliche, e che mentre la morte di Stefano è registrata in modo così circostanziato, quella di Giacomo è eliminata in un breve versetto. Di quest'ultima circostanza sono state date diverse spiegazioni. Ma poiché il Battista fu spedito privatamente e sommariamente, e la sua morte fu registrata in poche brevi parole ( Marco 6:27 ), la probabilità è che il massacro di Giacomo fosse ugualmente sommario e non comprendesse particolari di interesse.
Quanto alle sue fatiche apostoliche, poiché dei "primi tre" degli apostoli, Pietro, assorto nell'opera pubblica del suo Maestro, non poteva sovrintendere alla Chiesa di Gerusalemme, e Giovanni, l'altro membro di questo triumvirato, accompagnava sempre Pietro: l'incarico principale della chiesa di Gerusalemme sarebbe stato affidato a questo Giacomo più anziano; e sebbene il suo lavoro in questa veste sarebbe stato troppo tranquillo per fornire materiali storici degni di conservazione in questo libro, il suo carattere fervido, ora addolcito, con la sua posizione tra i Dodici, gli guadagnerebbe la stima e l'amore della Chiesa, e farebbe sua valore alla causa cristiana in Gerusalemme, così ben noto a coloro che ne cercavano la distruzione, che non avrebbero dato tregua a Erode finché non avesse acconsentito a liberarli di questo odioso capo dell'interesse cristiano nella capitale.
Erode cattura Pietro per uccidere anche lui: la sua miracolosa liberazione e la sua partenza da Gerusalemme (12:3-19)
Poteva balzare solo su un'altra preziosa vittima; e, accesi dal loro primo successo, convincono Erode a catturare anche lui.