Dopo che queste cose furono finite, Paolo decise nello spirito, dopo aver attraversato la Macedonia e l'Acaia, di andare a Gerusalemme, dicendo: Dopo che sarò stato là, dovrò anche vedere Roma.

Dopo che queste cose furono terminate (o 'completate') - implicando qualcosa come una fine naturale per il suo lungo periodo di lavoro a Efeso;

Paolo si proponeva nello spirito, [ en ( G1722 ) anche ( G3588 ) pneumati ( G4151 ), 'nel suo spirito,'] dopo aver attraversato la Macedonia e l'Acaia, di andare a Gerusalemme, dicendo: Dopo che vi sarò stato, io bisogna vedere anche Roma. Segna qui la vastità dei piani missionari dell'apostolo, che sembrano essersi ampliati solo quanto più terreno ha raggiunto e più vittorioso il suo corso.

'Nessun Alessandro (dice Bengel), nessun Cesare, nessun altro eroe si avvicina alla grande mentalità di questo piccolo Beniaminita (un gioco di parole con la parola Paulus). La verità di Cristo, la fede e l'amore per Cristo, hanno allargato il suo cuore come l'oceano'. I piani qui espressi furono tutti realizzati, sebbene egli "vedesse Roma" solo come prigioniero di Gesù Cristo.

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