Commento critico ed esplicativo
Atti degli Apostoli 25:11
Poiché se sono un offensore, o ho commesso qualcosa degno di morte, mi rifiuto di morire; ma se non c'è nessuna di queste cose di cui questi mi accusano, nessuno può consegnarmi loro. Faccio appello a Cesare.
Infatti, se - `Se poi,' secondo la vera lettura [ EI ( G1487 ) uomini ( G3303 ) oun ( G3767 )],
Sono un offensore, o ho commesso qualche cosa degna di morte, mi rifiuto di non morire: ma se non c'è nessuna di queste cose di cui questi mi accusano, nessuno può consegnarmi loro, [autois ( G846 ) charisasthai ( G5483 ) ] - 'possono abbandonarmi al loro piacere.'
Faccio appello a Cesare : il diritto di appello al potere supremo, in caso di vita e di morte, era assicurato da un'antica legge ad ogni cittadino romano e continuava sotto l'impero. Se Festo avesse mostrato una qualche disposizione a pronunciare il giudizio finale, Paolo, forte nella coscienza della sua innocenza e della giustizia di un tribunale romano, non avrebbe fatto questo appello; ma quando l'unica altra alternativa offertagli era quella di dare il proprio consenso a essere trasferito nel grande focolaio di complotti contro la sua vita, e a un tribunale di ecclesiastici senza scrupoli e assetati di sangue le cui grida rumorose per la sua morte si erano appena placate, nessun'altra via fu aperta a lui.