Commento critico ed esplicativo
Atti degli Apostoli 27:40
E quando ebbero prese le ancore, si diedero al mare, e sciolsero le corde del timone, e issate la randa al vento, e si diressero verso la riva.
E quando presero le ancore, si impegnarono in mare, [tas ( G3588 ) angkuras ( G45 ) perielontes ( G4014 ) eioon ( G1439 ) eis ( G1519 ) teen ( G3588 ) thalassan ( G2281 )]. La resa marginale qui evidentemente quella giusta, 'E dopo aver tagliato le ancore, le lasciarono nel mare'.
E sciolse le fasce del timone. Le navi antiche (dice il signor Smith) erano governate da due grandi pagaie, una su ogni quarto. Una volta ancorati a poppa in una burrasca, sarebbe stato necessario sollevarli fuori dall'acqua e assicurarli con legature o cinghie del timone, e scioglierli quando la nave fosse di nuovo sottopesata,
E issò la randa, х artemona ( G736 )]. L'"artemone" era certamente (dice il signor Smith) la vela di trinchetto, non la randa; e un marinaio vedrà subito che questa era la migliore vela possibile che si potesse impostare nelle circostanze. Quanto doveva essere necessario l'equipaggio per eseguire tutti questi movimenti, e quanto evidente la lungimiranza che rendeva la loro permanenza indispensabile all'incolumità di tutti a bordo (vedi nota ad Atti degli Apostoli 27:31 ).
Al vento, [tee ( G3588 ) pneousee ( G4154 ), sc. aura], e si diresse verso la riva - o 'ha portato giù sulla spiaggia.'