Commento critico ed esplicativo
Atti degli Apostoli 5:10
Allora ella cadde subito ai suoi piedi e rese lo spirito; e i giovani entrarono, la trovarono morta e, portandola fuori, la seppellirono presso suo marito.
Allora ella cadde subito ai suoi piedi, e rese il fantasma: e i giovani, х hoi ( G3588 ) neaniskoi ( G3495 )] - nel senso prima spiegato, sebbene il termine sia leggermente variato,
Entrò, la trovò morta e, portandola fuori, la seppellì presso il marito. Gli ebrei successivi seppellirono prima del tramonto del giorno della morte. Anche qui il lettore dovrebbe guardarsi dalla tendenza a indebolire il carattere miracoloso del giudizio che toccò a questa coppia; come quando Neander lo rappresenterebbe, nel caso di Anania, come il risultato dello stupore e del terrore, prodotti su di lui dalla scoperta del suo peccato e dalle sante denunce di un uomo che parla alla sua coscienza con tale divina fiducia; e nel caso di Saffira, dall'impressione del destino del marito oltre a tutto questo.
Anche Olshausen ammetterebbe che la morte potrebbe essere un evento naturale, sebbene, date le circostanze, possa essere considerata miracolosa. Tali commenti non possono non scuotere la fiducia nella narrazione stessa, se presta loro attenzione. Senza dubbio lo stupore, il terrore e l'ardente vergogna sarebbero in loro come combustibile alla fiamma della vendetta divina; ma questa è un'affermazione molto diversa da quella di Neander.