Perché prima di questi giorni si alzò Teuda, vantandosi di essere qualcuno; al quale si unì un numero di uomini, circa quattrocento: che fu ucciso; e tutti quanti gli ubbidirono furono dispersi e ridotti al nulla.

Perché prima di questi giorni si alzò Teuda, vantandosi di essere qualcuno; al quale si unì un numero di uomini, circa quattrocento: che fu ucciso; e tutti quanti gli ubbidirono furono dispersi e ridotti al nulla. Giuseppe Flavio (Antichità 20: 5, 1) parla di un ingannatore di nome Teuda, che guidò un'insurrezione circa dodici anni dopo; e poiché le circostanze sembrano concordare con quanto qui detto, DeWette, Meyer, Neander, Lechler e altri li considerano la stessa persona, nel qual caso si ritiene che il nostro storico sia caduto in un errore cronologico.

Ma l'errore del nostro storico in questo caso (come dice Olshausen) è duplice: non solo ha nominato prima di Giuda un uomo che visse molto dopo di lui, ma ha fatto nominare a Gamaliele un uomo che visse dopo di lui. Questo dovrebbe essere un po' troppo anche per gli interpreti più lassisti dare una mano a uno storico come Luca. È sicuramente molto più naturale (con alcuni dei migliori interpreti) supporre che tra i tanti fomentatori di insurrezione contro l'autorità romana apparsi tra i giudei, per la testimonianza di Giuseppe Flavio, questo fosse uno, ai tempi di Augusto, di di cui non fa menzione. (Vedi le note in Luca 13:1 ).

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