Commento critico ed esplicativo
Atti degli Apostoli 9:2
E gli chiese lettere a Damasco alle sinagoghe, affinché se avesse trovato qualcuno di questo modo, siano essi uomini o donne, li potesse condurre legati a Gerusalemme.
E desiderava da lui lettere - di autorizzazione; mostrando che, sotto il potere romano in quel momento, il Sinedrio di Gerusalemme aveva giurisdizione sugli ebrei residenti in parti straniere.
A Damasco - la capitale della Siria, e la grande autostrada tra l'Asia orientale e occidentale, a circa 130 miglia a nord-est di Gerusalemme; la città più antica, forse, del mondo, e' adagiata al centro di un verdeggiante e inesauribile paradiso.' Abbondò, come appare da Giuseppe Flavio ('Jewish Wars,' 2: 20, sezione 2), sia con gli ebrei - e di conseguenza questo versetto parla di più sinagoghe di una in esso - sia con proseliti gentili alla fede ebraica. Il Vangelo vi era penetrato; e Saulo, accaldato dai successi passati, si impegna a schiacciarlo.
Che se trovasse - come implica la forma grammaticale dell'espressione ean ( G1437 ) heuree ( G2147 )], c'era da aspettarselo.
Qualsiasi di questo modo , х tees ( G3588 ) hodou ( G3598 )] - letteralmente, 'in qualsiasi modo;' una notevole abbreviazione per esprimere la fede cristiana, che evidentemente ha avuto origine tra i cristiani stessi, e probabilmente la primissima - che compare solo in questo libro, ma lì quattro volte (qui, e in Atti degli Apostoli 19:9 ; Atti degli Apostoli 19:23 ; Atti degli Apostoli 24:22 ).
Sembra voler denotare che ciò che ai primi cristiani era sentito come più caratteristico del Vangelo, non era tanto l'oggetto a cui esso conduceva coloro che lo abbracciavano, quanto il modo di raggiungerlo, attraverso un Salvatore crocifisso.
Che fossero uomini o donne. Tre volte sono le donne specificate come oggetto della crudeltà di Saulo, e come una caratteristica aggravata di essa ( Atti degli Apostoli 8:3 ; Atti degli Apostoli 22:4 ; e qui).
potrebbe condurli legati a Gerusalemme. Può darsi che alcuni, che furono conquistati a Cristo durante i primi trionfi del Vangelo, lasciarono Gerusalemme da allora in poi, e, arrivando fino a Damasco, si sentissero costretti a "dire le cose che avevano visto e udito". Comunque sia, ci sono tutte le ragioni per credere che alcuni di coloro "che furono dispersi all'estero a causa della persecuzione che sorse intorno a Stefano", viaggiarono fino a Damasco, e senza dubbio lì "predicarono la parola", non senza successo.