Commento critico ed esplicativo
Deuteronomio 12:5
Ma nel luogo che l'Eterno, il tuo DIO, sceglierà tra tutte le tue tribù per mettervi il suo nome, cercherai la sua dimora, e là verrai.
Al luogo che il Signore... sceglierà da... A loro era proibito adorare nella maniera impura e superstiziosa dei pagani, o in uno qualsiasi dei luoghi da loro frequentati. Un luogo particolare per l'appuntamento generale di tutte le tribù sarebbe stato scelto da Dio stesso; e la scelta di un luogo comune per i solenni riti della religione fu un atto di divina sapienza per la sicurezza della vera religione. Era mirabilmente calcolato per prevenire la corruzione che altrimenti si sarebbe insinuata dai loro boschi che frequentano e dalle alte colline, per preservare l'uniformità del culto e mantenere viva la loro fede in Colui al quale tutti i loro sacrifici puntavano.
Il luogo fu successivamente Shiloh, e specialmente Gerusalemme, alla porta d'ingresso del santuario nazionale; ma in tutti i riferimenti ad essa fatti da Mosè il nome non è mai menzionato; e questo studiato silenzio fu in parte mantenuto per timore che i Cananei, nel cui territorio si trovava, potessero concentrare le loro forze per frustrare ogni speranza di ottenerlo; in parte per timore che il desiderio di possedere un posto di tale importanza potesse diventare causa di contesa o rivalità tra le tribù ebraiche, come circa la nomina al sacerdozio, ( Numeri 16:1 .)