Commento critico ed esplicativo
Deuteronomio 17:16
Ma non moltiplicherà i cavalli a se stesso, né farà tornare il popolo in Egitto, al fine di moltiplicare i cavalli: poiché il Signore vi ha detto: D'ora in poi non ritornerete più per quella strada.
Non moltiplicherà i cavalli. L'uso di questi animali non era assolutamente proibito, né c'è alcun motivo per concludere che non potessero essere impiegati come parte dell'equipaggiamento statale. Ma la moltiplicazione dei cavalli porterebbe inevitabilmente a molti mali, all'aumento dei contatti con le nazioni straniere, specialmente con l'Egitto, all'importazione di un animale al quale il carattere del paese non era adatto, all'instaurazione di un dispotismo militare orientale, alla fiera e pomposa parata in pace, alla dipendenza dall'Egitto in tempo di guerra, e conseguente ritiro della fiducia e della fiducia in Dio ( 2 Samuele 8:4 ; 1 Re 10:26 ; 2 Cronache 1:16 ; 2 Cronache 9:28 ; Isaia 31:3 ).
La ragione e l'effetto di questa legge sono indicati dallo 'Hierozoicon' di Bochart; di Paxton, "Storia naturale",
P. 205; "Nazione israelita" di Lowth, cap. 2:, 7; 'Discorso sulla profezia' di Sherlock, tesi 4:; 'Egypt's Place' di Bunsen 4:, p. 559; Hengstenberg, "Egitto e libri di Mosè", p. 222.
Bovet ('Voyage en Terre Saints' p. 310) dice: “Oggi l'Egitto è il paese degli asini e la Palestina quella dei cavalli. Ai tempi biblici era il contrario, come risulta evidente dalle prime regole prescritte per regolare la condotta dei re israeliti. È noto che Salomone sotto questo aspetto, come in molti altri, si pose al di sopra della legge ( 1 Re 10:26 ; 2 Cronache 9:28 ), nella sua ambizione di superare tutti i monarchi d'Oriente in magnificenza.
Ma lo spirito della legislazione mosaica continuò ad essere sostenuto dai profeti ( Isaia 2:7 ), e anche in un'epoca di grossolana degenerazione, Zaccaria, quando descrive la restaurazione di un sovrano indigeno, lo rappresenta mentre entra a Gerusalemme come gli antichi giudici di Israele, non su un cavallo o un mulo, ma su un asino della razza autoctona» ( Zaccaria 9:9 : cfr Matteo 21:5 ).