Commento critico ed esplicativo
Deuteronomio 3:25
Ti prego, lasciami andare e vedere il buon paese che è al di là del Giordano, quel bel monte e il Libano.
Quella bella montagna, e il Libano. Il nome Libano denota 'bianchezza' ed è stato dato a quel gigantesco mucchio di montagne sia dal colore gessoso delle sue scogliere, sia dalle sue cime ricoperte di neve perenne. Il desiderio naturale e molto ardente di Mosè di poter attraversare il Giordano si fondava sull'idea che la minaccia divina potesse essere condizionata e reversibile. "Quel bel monte" si suppone che gli scrittori ebrei abbiano indicato la collina su cui doveva essere costruito il tempio ( Esodo 15:2 ), facendo così riferimento a due montagne, vale a dire, Sion, come "quel bel monte", e Libano.
Questi, se erano entrambi oggetto del desiderio ardente di Mosè, devono aver suscitato il suo interesse per motivi diversi; perché non poteva che guardare con spirito profetico al monte Sion, tanto da distinguersi per «le cose gloriose di cui si doveva parlare», e al Libano, tanto famoso per la sua grandezza naturale e le sue produzioni. Ma gli studiosi biblici ora generalmente rendono le parole "quella bella montagna, anche il Libano", e la considerano come caratteristica della bellezza della Palestina, di cui colline e montagne erano una caratteristica così importante.