Commento critico ed esplicativo
Ecclesiaste 2:25
Perché chi può mangiare, o chi altro può affrettarsi qui, più di me?
Chi può mangiare, o chi altro può affrettarsi (qui verso), più di me? - Ebraico, yaachuwsh ( H2363 ) chuwts ( H2351 ) mimeniy ( H4480 ): Chi può affrettarsi più di me, e oltre me? Il siriaco, l'arabo e la Settanta, leggono, 'senza di lui' - cioè, senza il suo permesso (cfr Ecclesiaste 2:24 ). "Affrettati", insegui avidamente tali piaceri. Nessuno può competere con me in questo. Se dunque io, con tutte le mie possibilità di godimento, non riuscissi assolutamente a ottenere un piacere solido, di mia creazione, separato da Dio ( Ecclesiaste 2:24), chi altro può? Dio risparmia misericordiosamente ai suoi figli il triste esperimento che fece Salomone, negando loro i beni che spesso desiderano.
Dà loro i frutti dell'esperienza di Salomone, senza che loro paghino il caro prezzo a cui Salomone l'ha comprato. Hengstenberg fa dire a Salomone che ha ampiamente goduto di questo dono di Dio, cioè il potere di mangiare e bere e di godere dei beni presenti; mentre l'avaro non "si affretta" a mangiare, perché il suo occhio è rivolto al futuro incerto. Posso per mia esperienza (dice Salomone) attestare che mangiare e affrettarsi a godersi il presente in uno spirito allegro, anche se non sensuale, è l'unico bene che si ottiene dalla vita, per dono di Dio.