Nello stesso tempo vennero da loro Tatnai, governatore al di qua del fiume, e Shethar-Boznai, ei loro compagni, e disse loro così: Chi vi ha comandato di costruire questa casa e di fare questo muro?

Allo stesso tempo venne da loro Tatnai, governatore da questa parte del fiume. L'impero persiano ad ovest dell'Eufrate comprendeva in questo periodo Siria, Arabia, Egitto, Fenicia e altre province soggette a Dario, soprannominato Istaspe. L'impero era diviso in venti province, chiamate satrapie. La Siria formò una satrapia, comprendente Palestina, Fenicia e Cipro, e fornì un reddito annuo di 350 talenti. Era presieduto da un satrapo o viceré, che in quel momento risiedeva a Damasco, e sebbene fosse superiore ai governatori nativi degli ebrei nominati dal re persiano, non interferiva mai con il loro governo interno, tranne quando c'era una minaccia di disturbo o ordine e la tranquillità.

Tatnai, il governatore (non si sa se questo fosse un nome personale o un titolo ufficiale), era stato probabilmente incitato dalle lamentele e dai turbolenti oltraggi dei samaritani contro gli ebrei; ma sospese il giudizio, e prudentemente decise di riparare a Gerusalemme, per poter accertare il reale stato delle cose per personale ispezione ed inchiesta, in compagnia di un altro dignitoso ufficiale e del suo consiglio provinciale.

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