E quando il Faraone si avvicinò, i figli d'Israele alzarono gli occhi, ed ecco, gli Egiziani marciarono dietro di loro; ed ebbero grande paura; e i figliuoli d'Israele gridarono all'Eterno.

E quando il faraone si avvicinò. Sebbene i suoni lontani del deserto, riecheggiando attraverso le gole, annunciassero l'avvicinarsi del loro nemico vendicatore, l'apparizione dell'esercito egiziano non sarebbe stata visibile fino a quando non fossero stati vicini e non fossero stati visti emergere dalle gole della montagna. La moltitudine impulsiva era ora in uno stato di irrefrenabile eccitazione e, istigata dall'uno e dall'altro degli spiriti più impetuosi, dava sfogo alle proprie emozioni in un forte scoppio di accuse indignate contro il loro capo.

L'assenza, per quanto breve, aveva addolcito il loro ricordo dei loro oppressivi sovrintendenti; e il terrore opprimente della carestia e della morte nel deserto ora riempiva le loro menti, escludendo ogni più santa fede nella potenza di quel braccio che aveva già fatto tali prodigi in loro favore. La grande costernazione degli Israeliti è alquanto sorprendente, considerando la loro vasta superiorità numerica; ma il loro profondo sgomento e la loro assoluta disperazione alla vista di questo esercito armato riceve una soddisfacente spiegazione dal fatto che lo stato civile della società egiziana richiedeva l'assenza di tutte le armi, eccetto quando erano in servizio. Se gli israeliti erano del tutto disarmati alla loro partenza, non potevano pensare di opporre resistenza (Wilkinson, Hengstenberg).

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