Commento critico ed esplicativo
Esodo 7:20
E Mosè e Aaronne fecero così, come l'Eterno aveva comandato; ed egli sollevò la verga e percosse le acque che erano nel fiume, in presenza di Faraone, e in presenza dei suoi servi; e tutte le acque che erano nel fiume si mutarono in sangue.
Mosè e Aronne lo fecero, come comandato dal Signore, cioè inflissero questa prima piaga nel momento in cui ( Esodo 7:15 ) il dio del Nilo stava ricevendo, o stava per ricevere, il devoto omaggio del monarca egiziano. Fu un duro colpo per il sistema di quel culto nazionale, di cui si gloriavano soprattutto gli egiziani.
Battere le acque. L'atto era simbolico: era come se, con il movimento energico del braccio, Mosè infliggesse una ferita alle acque, ed esse si trasformassero subito in sangue (vedi le note a Genesi 41:13 ). Il colore dell'acqua, che (precedentemente al sorgere del fiume) è verde, diventa all'inizio di quel periodo rosso, per l'immensa quantità di melma che la marea impetuosa fa rotolare giù da Sennaar, e tuttavia, dopo essere stata filtrata e il sedimento si deposita, è idoneo all'uso. Ma la tonalità rossa era intensificata in modo soprannaturale, come appare dalla distruzione universale del pesce, un evento senza precedenti, nonché dallo stato ripugnante dell'acqua.
Non è assolutamente necessario supporre che ci sia stata una trasformazione chimica dell'acqua in un fluido diverso, in altre parole, che l'acqua del fiume sia stata effettivamente convertita in sangue; perché la tinta sanguigna era sufficiente a simboleggiare la distruzione dei nemici di Israele, e questo era il disegno per ricordare loro il sangue degli innocenti sparso in esso, e per preavvisare loro del castigo da strappare (cfr.
2 Re 3:22 ; Gioele 3:4 ). Il carattere miracoloso di questa piaga si manifesta non solo per l'improvvisa alterazione della qualità e del colore dell'acqua del fiume, ma per il suo verificarsi conseguente alla predizione, e al sollevamento della verga di Mosè.