Lo misero in catene e lo condussero al re di Babilonia; lo misero in prigione, affinché la sua voce non si udisse più sui monti d'Israele.

Lo misero in prigione in catene - ( 2 Cronache 36:6 ; Geremia 22:18 ) margine, 'ganci;' forse riferendosi al gancio passato spesso nel naso delle bestie; così anche per quella dei prigionieri, come si vede nelle sculture assire (vedi nota, Ezechiele 19:4 ).

Quella sua voce , cioè il suo ruggito ( Ezechiele 19:7 ).

Non dovrebbe più essere ascoltato sui monti - portando avanti la metafora del leone, il cui ruggito sui monti spaventa tutte le altre bestie. L'insolenza del principe, per nulla diminuita sebbene il suo regno fosse indebolito, ora doveva cessare.

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