Commento critico ed esplicativo
Filippesi 3:5
Circonciso l'ottavo giorno, della stirpe d'Israele, della tribù di Beniamino, ebreo degli Ebrei; come toccare la legge, un fariseo;
In tre particolari egli 'potrebbe avere fiducia nella carne:'
(1) Il suo puro sangue ebraico ( 2 Corinzi 11:22 );
(2) La sua precisione giuridica e il suo alto status;
(3) Il suo zelo per la legge х peritomee ( G4061 ) oktaeemeros ( G3637 )] - 'essere in circoncisione una persona dell'ottavo giorno;' cioè, non circonciso in età avanzata come proselito, ma l'ottavo giorno dopo la nascita, come la legge prevedeva per i bambini nati ebrei: non dopo il tredicesimo anno, come ismaelita.
Della tribù di Beniamino - figlio di Rachele, non della schiava: una delle due tribù tornate da Babilonia ( Esdra 4:1 ).
Ebraico degli Ebrei - né, né l'uno né l'altro genitore Gentile. L'"ebraico", ovunque abitasse, conservava la lingua. Così Paolo, benché stabilito a Tarso, città greca, si definisce ebreo. Un 'greco' o ellenista, è il termine usato per un ebreo di lingua greca (trincea).
Toccando la legge - vale a dire, per quanto riguarda lo status giuridico e il rigore.
Un fariseo - "della setta più stretta" ( Atti degli Apostoli 26:5 ).