Commento critico ed esplicativo
Genesi 14:21
E il re di Sodoma disse ad Abramo: Dammi le persone e prenditi i beni.
Il re di Sodoma... Dona... persone. Secondo le usanze belliche ancora esistenti tra le tribù arabe, Abramo avrebbe potuto trattenere i beni recuperati, e il suo diritto gli fu riconosciuto dal re di Sodoma; ma con onesto orgoglio e una generosità sconosciuta in quella parte del mondo, rispose, con una fraseologia forte, comune all'Oriente: "Ho alzato la mano (cioè, ho giurato al Signore che non prendi da un filo anche a un sandalo-infradito - cioè, né un filo né un sandalo infradito - che non prenderò nulla di tuo, perché tu non dica: ho fatto ricco Abramo.
Resta da considerare dove siano avvenute le interviste di questi due illustri personaggi. Coloro che fissano la località di Salem sulle rive del Giordano suppongono che il corso di Abramo, al ritorno da Damasco, sarebbe lungo la strada maestra che, presso il mare di Tiberiade, conduce nella valle del Giordano; che Salem essendo situato otto miglia a sud di Scitopoli, lungo la linea di strada per la quale Abramo viaggiava, doveva passare nelle sue immediate vicinanze; ed era opportuno e appropriato per Melchisedek, suo re, come rappresentante dei distretti recentemente desolati, incontrare il conquistatore e rendergli un pubblico tributo di ringraziamento per i suoi servigi; che al termine di questa scena Abramo procedesse in direzione sud come fino a Sodoma, al cui piccolo sovrano restituì i prigionieri e le proprietà saccheggiate; e quello,
Ma ci sono obiezioni a questa visione. Poiché Abramo mostrò una così ferma determinazione a tenersi alla larga dal re di Sodoma e a non imporsi né verso di lui né verso il suo popolo, difficilmente si può pensare che avrebbe scelto una strada tortuosa con il preciso scopo di quel posto. È molto più probabile che sia tornato da Damasco, attraverso la pianura di Gaulau nell'attuale percorso Haj, giù per il burrone dello Jabbok, e verso sud per la strada centrale, che attraversa Gerusalemme fino a Hebron; e di conseguenza, avvicinandosi a quel luogo intermedio, doveva passare la valle del re ( 2 Samuele 18:18 ) (la valle di Giosafat), che si trovava a nord di essa.
In quella vasta e bella vallata i due re, venendo dalle rispettive capitali, avrebbero incontrato il vincitore. «Il re di Sodoma è passato attraverso il moderno Wady en-Nar, che è una continuazione della valle di Kedron e conduce al Mar Morto; mentre Melchizedek discendeva verso quella valle dalla sua vicina fortezza montana di Salem' (Kraff, citato da Kurtz, 'Hist. of Old Cov.' 1:, p. 219).
Visto nella sua relazione con questa storia sacra, l'incidente che forma l'oggetto di questo capitolo è particolarmente interessante e importante. Abramo in Canaan era solo un individuo privato e, vivendo al di fuori della portata dell'invasione, non aveva una vocazione naturale né il diritto politico di vendicarsi. Ma come signore predestinato del paese, costituito dalla promessa di Dio, esercitò la prerogativa regale di fare la guerra.
Era una guerra giusta, intrapresa per una giusta causa. Poiché non può esservi dubbio, dal suo carattere precedente, che lo perseguì in una credente dipendenza dall'aiuto e dalla benedizione di Dio, deve considerarsi tipico della guerra spirituale; e il suo trionfale successo preannunciava la vittoria della fede sul mondo e sulle potenze che governano nel mondo.