Commento critico ed esplicativo
Genesi 16:3
E Sarai, moglie di Abramo, prese Agar, la sua serva, l'Egiziana, dopo che Abramo aveva dimorato dieci anni nel paese di Canaan, e la diede in moglie ad Abramo suo marito.
Sarai... prese Agar... e la diede ad Abramo, suo marito, perché fosse sua moglie. Moglie è qui usata per descrivere una relazione inferiore, sebbene non degradante, nei paesi in cui prevale la poligamia. Nel caso in cui queste schiave, che sono proprietà personale della sua donna, siano state acquistate prima del suo matrimonio, o date a se stessa come un regalo speciale, nessuno può diventare la moglie secondaria del marito senza il consenso o il permesso della sua padrona.
Questo uso sembra prevalere in epoca patriarcale; e Agar, la schiava di Sarai, della quale aveva tutto il diritto di disporre, ricevette, per spontanea offerta della sua padrona, di essere la moglie secondaria di Abramo, nella speranza di ottenere l'erede tanto atteso. Era una conversazione temporanea con una schiava con un oggetto speciale in vista; e cessò non appena Agar ebbe concepito.
Esiste ancora un uso simile in molte parti dell'Oriente, dove le mogli senza figli, essendo soggette, conformemente alla legge o alla consuetudine, a divorziare, hanno naturalmente fatto ricorso a uno schema che impedisce il ripudio. Quando gli incantesimi, gli incantesimi e i pellegrinaggi ai santuari sacri non sono riusciti a renderli produttivi, le mogli dei grandi orientali, in particolare gli indù e i musselidi, molto comunemente si appropriano delle proprie ancelle ai loro mariti allo scopo di procurarsi un erede; ed essendo da parte loro aderito per il raggiungimento di quello specifico oggetto, non aliena i loro affetti dai loro partner legittimi.
Il figlio, nato dalla schiava, e da lei allattato, è chiamato figlio della padrona di casa, ed è trattato come tale da tutti gli amici e visitatori della famiglia. Nel caso del patriarca, però, questa connessione estemporanea, peraltro, secondo gli usi orientali, non disonorevole o immorale, fu un passo sbagliato: tradiva mancanza di fede e semplice affidamento a Dio; e la questione, come ci informa l'apostolo, non era legittima, né legittimata ad ereditare la proprietà di Abramo ( Galati 4:30 ).