Commento critico ed esplicativo
Genesi 16:6
Ma Abram disse a Sarai: Ecco, la tua serva è nelle tue mani; fa' a lei ciò che ti piace. E quando Sarai ha trattato duramente con lei, è fuggita dalla sua faccia.
Abramo disse... Ecco, la tua serva è nelle tue mani. Abramo essendo un uomo di pace, oltre che affettuosamente disposto verso sua moglie, la lasciò a risolvere a suo modo questi crucci. In tutte le famiglie dove esiste il concubinato, la moglie principale conserva la sua suprema autorità su quelle inferiori; e nei casi in cui una schiava viene messa in relazione con il suo padrone che Agar tenne con Abramo, la serva rimane immutata nella sua precedente posizione; o sebbene le si possa prestare qualche attenzione in più, è soggetta all'assoluto controllo della sua padrona come prima. Sarai, lasciata da Abramo agire a discrezione, esercitò la sua piena autorità.
E ... Sarai si occupò duramente di lei - [Ebraico, watª`anehaa ( H6031 ), oppressa, afflitta, o l'avrebbe oppressa, afflitta.] La parola implica che, nei suoi violenti scoppi di risentimento, Sarai aveva spesso, o minacciava ricorrere, a colpi, finché alla fine Agar, percependo la disperazione di mantenere l'ineguale contesa, decise di fuggire da quella che era diventata per lei in realtà, oltre che di nome, una casa di schiavitù.